"L'umanità si trova oggi ad un bivio: una via conduce alla disperazione, l'altra all'estinzione totale. Speriamo di avere la saggezza di scegliere bene."
"Saggio è chi riesce a vivere inventandosi le proprie illusioni."
Woody Allen
"Ci sono due cose infinite nell'universo: l'universo e la stupidità umana, e della prima non ne sono sicuro"
Einstein


il programma gratuito per inviare sms free da cellulare
manda free sms da web

venerdì 16 maggio 2008

DISONORATO PER IL papa-sceicco NEL SALENTO!!!


Qualcuno potrà inorridire per la portata sicuramente palesemente polemica dell'intestazione, però ho voglia di esprimere il mio dissenso per "l'evento".
Trattasi di evento mediatico infatti. Uno di quelli che fanno guadagnare un pò di fama, potere e anche qualche quattrino ai soliti noti. Beh considerando che si vocifera siano stati spesi 18.000 € solo per il servizio di piatti, in cui verrà sfamato il por...ehm... il santo padre, è facile intendere la portata assoluta dell'evento. Vedere sfilare in Tv (in realtà ho resistito ben poco) i lustranatiche che si accalcavano per poter ringraziare la eminentissima personalità che si è degnata, a quanto pare dopo mille anni di distanza, "pensate che scarogna!", di far visita al Nostro Salento, mi ha fatto un certo effetto. Mi ha infastidito la meschinità, la falsità e l'ipocrita ostentazione di santità da parte di tutti (Fitto & Co). La riluttanza per l'insieme di queste cose poi è divenuta irrimediabile, e mi ha fatto allontanare schifato dal televisore, quando
è stato fatto riferimento, da parte di una giornalista, alla preghiera che si sarebbe offerta al papa relativamente ai problemi che affliggono questa Terra. Problemi come la disoccupazione, la fuga delle menti, ecc.... Problemi che meritano attenzione reale e risoluzione concreta, ma che invece ottengono la solita vuota copertura di facciata, specularmente volta a rendere la sacralità dell'evento e al farsi belli per la "grande occasione".
Beh sicuramente aiuterà tantissimo sapere che siano stati spesi circa 10.000.000 di euro per risistemare strade e per organizzare al meglio tutto per la circostanza.
Aiuterà la famiglia di precari sapere che, mentre essa deve fare i conti con il caro vita e con le vicissitudini di ogni giorno per resistere e tirare avanti con un reddito annuo ai limiti dell'indecenza, il santissimo papa mangerà nei suddetti piatti da 18.000 euro (che probabilemnte dopo verranno esposti o peggio ancora cremati, in quanto non più utilizzabili da persone comuni e mortali) dato che quella somma aiuterebbe magari la famiglia stessa a vivere in modo un pò più dignitoso.
Aiuterà o forse non ci farà caso perchè:" In fondo quello è il santo padre!".
Lungi da me l'idea solita del rimembrare a tutti la condizione in cui ha versato Cristo nei suoi anni terreni. Non mi pare di aver mai letto di una pranzo con piatti di oro o bicchieri di cristallo nell'ultima cena? (attendo però da chi eventualemente fosse diversametne informato qualche riscontro contrario).
Mi sento, dunque, umiliato dal fatto che non ci siano soldi per i "cani come noi", però se ne possano spendere così tanti ( fondi europei...) per uno solo di "quelli lì". Soldi pubblici che non vengono utilizzati per il pubblico, se non per l'evento, ma per una singola insulsa persona. Qualcuno mi ha detto:" Di cosa ti lamenti visto Brindisi ora come l'hanno ravvivata? Questo rimane a noi!". Il problema stà prorio lì!. Stà nell'umiliazione subita dalla popolazione, la quale avrebbe a mio avviso dovuto sì accalcarsi al seguito del papa, ma spinta, a mio avviso, da ben altri motivi.
"Spogliarsi dei beni terreni e tornare a predicare il Vangelo come faceva Gesù!" Questo è a voi richiesto. Questa è la vera vocazione. In questo modo io potrei accettare in modo neutrale la presenza di chiunque, purchè ciò sia fatto nel rispetto dell persone che abitano questa Terra.
Vocazione vera e non vanto e lustro e smania di potere e voglia di prevalere e cupidigia e tutto ciò che non rientra nei dogmi, di cui i clerici si riempiono tanto la bocca.
E' per questo motivo e per altri che ora non mi dilungo nel descrivere, che non accetto la presenza del tale lì.

"