Parallelamente con il post di Dario, pubblico questo piccolo commento sulla serie "Il Capo dei Capi".
Banale sarebbe se mi soffermassi sul successo che lo stesso ha ottenuto in tutto l'arco delle sei puntate trasmesse. Invece, come è mio solito, tenterò di complicarmi e complicarvi la vita...iii, con delle elucubrazioni inerenti la forza latente espressa dal film.
Già in altre situazioni mi è capitato di scrivere di questo genere di cose ed in questa circostanza voglio proprio sottolineare l'aspetto "esoterico" che si è potuto dedurre.
In diversi passaggi è venuta fuori la nota dolente della commistione tra affare mafioso e affare politico, tra le Istituzioni Repubblicane e le propagini malavitose.
Ciò che personalmente non sono riuscito a comprendere però, è se la cosa sia bilanciata, come il film ha voluto far credere?. Mi riferisco ad una sorta di accordo tra le due forze. O se al contrario, sia lo Stato a controllare e gestire a proprio piacimento ed interesse la cosa?.
E' un dubbio che mi porto e che difficilmente potrà avere risoluzione, anche perchè privo di riscontri accertabili fin in fondo. Basti pensare ai vari magistrati i quali sono morti o sono stati avocati, ogni qual volta venissero ad impattare con gli interessi del Palazzo. Si pensi ai vari noti Falcone, Borsellino, De Magistris di recente e tanti altri.
La cosa quindi mi lascia perplesso e mi fa riflettere sulle possibili trame che vengono intrecciate a nostra totale insaputa.
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