"L'umanità si trova oggi ad un bivio: una via conduce alla disperazione, l'altra all'estinzione totale. Speriamo di avere la saggezza di scegliere bene."
"Saggio è chi riesce a vivere inventandosi le proprie illusioni."
Woody Allen
"Ci sono due cose infinite nell'universo: l'universo e la stupidità umana, e della prima non ne sono sicuro"
Einstein


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venerdì 13 febbraio 2009

LA QUESTIONE AMBIENTALE 3


Apprendo oggi con misurato stupore, dei tentativi proposti in sede di Governo di osteggiare la politica regionale pugliese di contenimento alle emissioni inquinanti soprattutto nel polo Ilva.
Dolce Silvio e la sua valletta 69 alle politiche ambientali Prestigiacomo, a tal proposito hanno avuto persino l'ardire di minacciare l'eventuale sottoposizione a vaglio della Corte Costituzionale dei provvedimenti regionali suddetti.
A questo punto devo fare un attimo di pausa. Ciò in quanto, purtroppo, la rabbia non è una facile compagna, men che meno risulta essere una valida consigliera.
Da dove cominciare dunque in questa breve considerazione di circostanza.
Sicuramente non conta sottolineare il fatto che Riva, Boss di Ilva, sia entrato nel gruppo Cai, per il “salvataggio” di Alitalia. Sarei veramente un perverso se considerassi la cosa magari come una sorta di tangente pagata alla politica, per poter continuare a perpetrare indisturbato i propri crimini ai danni dell’ambiente e della popolazione Tarantina/Pugliese. Sarebbe allo stesso modo ridicolo sottolineare quanto sia blasfemia pura il fatto che Dolce osi solo nominare le parole Corte e Costituzionale nella stessa frase. Un rigurgito di decenza personale dovrebbe meglio portarlo a tacere su questa Istituzione, che lui in diverse circostanze ha sia direttamente che indirettamente calpestato.
Ma tutto ciò chiaramente non ha senso, perché è opera meramente mistificatoria e diffamatoria, quindi da scartare aprioristicamente, in quanto insussistente. Un castello accusatorio che non sta in piede insomma e che non adduce argomenti validi. Tanto per usare un po’ di termini sentiti più volte dal processatissimo Dolce e dai suoi sicari della Giustizia.
Come disse qualcuno e ripeterono in molti: “Ci pisciano in testa e dicono che sta piovendo!”. Frase tutto sommato significativa di quel che accade ormai in modo costante in tutti gli affari che abbiano una pur vaga e lontana attinenza con il Dio Denaro. L’unico vero dio capace di unire tutti nella discordia. Capace di moltiplicare le guerre e se necessario farle diventare financo necessarie, anzi addirittura fondamentali per proteggere valori come la democrazia, la libertà, i diritti umani e i diritti in genere. Si scrive scopo umanitario e democratico e si legge guerra spudorata per il petrolio. Si scrive Cai e si legge più inquinamento garantito attraverso la protezione della mafia/politica. Si scrive parlamento e si legge mafia. Si scrive “In god we trust” e si legge il marciume più nero possibile all’ombra della piramide del potere, retta dall’occhio che tutto scruta e domina.
Insomma un rovesciamento della realtà finalizzata ai propri interessi e a quelli degli “amici”. Una cosa nostra che diventa all’occorrenza cosa di tutti i picciotti di buona volontà che si prodigano nel raggiungere, attraverso la politica delle puttane comprate dai magnaccia, il proprio scopo personalistico. Ciascuno di noi ha un prezzo e molti di noi si sono venduti ad uno molto basso per sé e molto alto per tutti.
Parlano di 17000 posti di lavoro a rischio se l’ilva dovesse essere obbligata a rispettare gli stretti protocolli ambientali sulle emissioni. Quello che però si fa finta di non capire è che si rischia di fare una lotta falsa e montata per salvare da una parte qualche migliaia di persone economicamente, mentre ne si uccide lentamente un numero sempre crescente dall’altra. Perché se è vero che è difficile da provare il nesso di causalità tra inquinamento e cancro, esiste qualcuno capace di negare la dannosità del fatto che i bambini a Taranto, secondo uno studio statistico, è come se fumassero 700 sigarette l’anno?
In altre circostanze ho palesato questo genere di pensieri, mi taccio dunque e spero che la ragione prevalga, credo si dica questo in tali situazioni.

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